Nota introduttiva:
Nel mese
di Maggio 2005 mi sono imbattuto sul web in un dibattito fra giovani cattolici
e Bruno Caudana: i giovani
cattolici contestavano un intervento scettico neo-darwinista di Bruno
Caudana. Sono rimasto impressionato dal dogmatismo fideistico della parte
cattolica e ho inserito nel dibattito questo mio "post".
Pochi giorni
dopo si leggevano sui giornali di tutto il mondo le conclusioni della
commissione Anglicana/Cattolica che dopo 5 anni dichiarava di avere raggiunto
un completo accordo sui dogmi della verginità perpetua di Maria
e sulla sua assunzione in cielo "anima e corpo". L'unica cosa
che restava da concordare era l'autorità che aveva emesso i dogmi.
Probabilmente un colpo basso della parte Anglicana che ribadiva la sua
posizione (negativa) sull'altro dogma cattolico quello della "infallibilità
del Papa" quando parla ex-cathedra.
Il pensiero della Regina Elisabetta, donna dalla ben nota praticità
britannica, che, come Capo della Chiesa Anglicana, sancisce con la sua
firma il dovere dei fedeli Anglicani di credere alla verginità
perpetua di Maria (prima durante e dopo il parto di Gesù Cristo)
e della sua assunzione in cielo "anima e corpo" non può
non provocare qualche sollevamento di sopracciglia e non solo in Inghilterra.
Ecco la mia battuta alla quale è seguita una bordata di reazioni,
alcune ragionevoli, molte offensive e quasi tutte anonime, dei giovani
salesiani triveneti:
Sarebbe
molto onesto se gli amici cattolici ammettessero la fondamentale connotazione
fideistica e dogmatica del loro manifesto e del loro credo con semplice
franchezza e dicessero che la fede non ha nulla a che vedere con la scienza.
Allo stesso tempo dovrebbero avere il coraggio di ammettere che per conoscere
e svolgere lindispensabile processo di analisi critica che è
alla base di ogni progresso conoscitivo i dogmi e la fede non sono ammissibili
premesse nè accettabili condizioni.
Si può essere scienziati e cattolici se quando si è scienziati
non ci si fa inquadrare il cervello dalla fede e dai dogmi e quando si
è cattolici si supera il dettato scientifico appellandosi ad una
passionale e irrazionale necessità di credere. Ci può
essere una irrazionale onestà e non è il caso di scandalizzarsi:
basta non fare pericolose confusioni.
Ammettere e gestirsi questa strana doppiezza non è diffficile:
quando andiamo al cinema a guardare incredibili fantasie ci divertiamo
anche se sappiamo benissimo che sono fantasie improbabili. Così
si può assistere e partecipare commossi alle varie liturgie, celebrare
come santi Papi dogmatici e intransigenti, e quando si manovrano enzimi
e proteine, embrioni o geni trattarli come entità biologiche e
biochimiche prive di anima e di spirito.
Purtroppo il condizionamento della religione (non solo quella cattolica)
è totalitario e integralista: o con me o contro di me.
I cattolici vogliono dettare e imporre paradigmi e grammatiche etiche
e sociali sulla base della loro fede, pretendono leggi dettate
dal loro catechismo alle quali tutti devono obbedire e non tollerano eresie.
La reazione della lista salesiana alla apertura provocatoria
di dibattito di Bruno Caudana è emblematica: non cè
dibattito e non cè negoziato. In nome della fede
e del dettato dogmatico anche la più banale fattuale evidenza viene
disconosciuta e ridicolizzata: solo da Dio la verità, a qualunque,
terribile costo. Che è poi la verità di un Potere
preciso e politicamente determinato.
Di qui la storia sanguinosa e orrida dellimperialismo missionario
cristiano e cattolico attraverso i secoli e i continenti, i secoli di
intolleranza in Europa, roghi, ruote, torture. In tempi più recenti
e ancora oggi il massacrante condizionamento dei cervelli fin dalla più
tenera età (così penosamente leggibile negli interventi
nella lista salesiana)
Così assistiamo alla predicazione contro la contraccezione e contro
il sesso protetto in paesi condannati alla fame dalla sovrapopolazione
e alla catastrofe dellepidemia di Aids. La campagna di odio razzista
contro gli omosessuali e i sessualmente diversi. Lequazione criminale
fra piacere sessuale e colpa. I recenti delitti di genocidio guidato da
preti e suore cattoliche in Africa etc. etc.
A valle di questa terrificante storia i giovani felici della lista si
scandalizzano per il dubbio di Bruno Caudana, i loro mentors
arzigogolano con strambe dialettiche per non ammettere la banalità
delle loro contraddizioni e
accusano di intolleranza e superbia
chi non accetta i loro dettati di fede e dogma.
Bruno! torna a lavorare su cose serie e abbandona questo luogo di oscura
follia e di triste ferocia dogmatica: il dubbio salutare che hai seminato
farà crescere splendidi alberi di sereno, libero e autentico scetticismo.
LM
Chi fosse interessato a tutto il dibattito lo cerchi sul web a "donboscoland.com"
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